Tempi bui per Cristiano Ronaldo

In Inghilterra non tira una bella aria intorno a Cristiano Ronaldo, che nella sua seconda vita con la maglia del Manchester United non sembra avere vita facile. Il secondo capitolo di CR7 con i Red Devils si è rivelato molto turbolento sin dall’inizio.

Prima il discusso passaggio dalla Juventus al club inglese, ma con l’ombra del Manchester City sullo sfondo. A detta di molti Ronaldo era pronto a firmare con i Citizens, ma la trattativa è andata a monte per volere di Pep Guardiola.

Ronaldo ha ripreso così la sua vecchia numero 7 dello United, quasi dodici anni dopo dall’ultima volta. Edinson Cavani, da galantuomo, aveva ceduto l’ambita maglia a Ronaldo, ma quella non era stata l’unica pretesa dell’ex attaccante della Juventus.

A inizio stagione il portoghese aveva creato discrepanze all’interno dello spogliatoio, il menu personale richiesto agli addetti della mensa dello United, espressamente voluto da CR7, aveva infatti irretito una parte della squadra.

Cristiano Ronaldo è tornato a Manchester da leader di una squadra che però negli anni è cambiata parecchio, l’esonero di Ole Gunnar Solskjær complicato ulteriormente le cose e l’arrivo del nuovo allenatore Ralf Rangnick forse minato definitivamente le certezze del giocatore.

Ronaldo è stato anche sostituito nell’ultima gara che i Red Devils hanno vinto 3-1 sul campo del Brentford, e all’uscita dal terreno di gioco il portoghese non ha gradito, abbandonando il rettangolo verde visibilmente co tracciato e scuro in volto.

L’atteggiamento di CR7 non ha certo ricorso consensi e i riflettori della stampa si sono accesi sul comportamento del portoghese. La stampa inglese ha preso di mira l’attaccante, su tutti il The Sun, che ha definito Ronaldo un ipocrita.

Il quotidiano inglese non ci è andato certo per il sottile “Non è stata la prima volta. Era già successo il mese scorso a Newcastle. Prima si lamenta del fatto che i giovani non seguano i suoi consigli e pretende di essere ammirato, poi guarda tutti dall’alto verso il basso, dando il peggiore degli esempi. Le sue reazioni isteriche a ogni passaggio sbagliato rendono l’idea che gli importi solo di sé stesso, non della squadra. Lo ha dimostrato anche nelle ultime dichiarazioni, in cui ha lasciato intendere di voler lasciare lo United qualora la squadra non centri la qualificazione in Champions. Allo stato attuale delle cose, realisticamente, il quarto posto è però il risultato massimo. A meno che Ronaldo non abbia creduto che avrebbe trasformato da solo la squadra”.