Lo striscione
Era nell’aria. Lo striscione esposto davanti all’Hotel dove alloggiava la Nazionale italiana non era stato certo di un buon auspicio, ma forse Gigio Donnarumma ci aveva sperato sino all’ultimo. L’ex portiere de Milan, ora in forza al PSG, lo aveva detto chiaramente ai microfoni della conferenza stampa prima di Italia – Spagna: “Mi dispiacerebbe se San Siro mi fischiasse“.
I buu e i fischi
E invece puntuali, impietosi e fragorosi sono arrivati ‘buu‘ e fischi assordanti che hanno subissato il portiere dell’Italia, fischi tanto forti da coprire addirittura la voce dello speaker che annunciava le formazioni. La serata di Gigio non è iniziata nel migliore dei modi e l’atmosfera si è scaldata in fretta. Ogni qual volta che l’estremo difensore azzurro è entrato in possesso della sfera i tifosi lo hanno fischiato puntualmente rendendogli la vita impossibile.
La papera clamorosa
Donnarumma rischia anche la papera clamorosa e giocare in mezzo al frastuono non è affatto semplice, considerando che sino a qualche settimana fa, Gigio era l’idolo della gente e l’eroe di Wembley. La vita cambia in fretta e la gente ha la memoria lunga per quello che fa comodo, e molto corta per tutto il resto
Si poteva fischiare in un eventuale PSG-Milan
Nel dopo gara Roberto Mancini sviscera tanti temi, analizza la sconfitta e gli errori di Bonucci, ma non si esime dal bacchettare il pubblico che ha fischiato Gigio: “Sicuramente i fischi non gli hanno fatto piacere, così come non hanno fatto piacere a noi, ma cosa potevamo fare? Siamo grandi ed è accaduto..C’è dispiaciuto, giocava l’Italia e non era una partita di club. Si poteva mettere da parte per una sera questa situazione e fischiare in un eventuale PSG-Milan, l’Italia è l’Italia e viene sopra tutto”.
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