Antonio Marchese
L’eliminazione della Spagna dal Mondiale ha generato l’avvicendamento in panchina tra Luis Enrique e il nuovo Commissario Tecnico, Luis de la Fuente.
Il professionista normale
Il nuovo tecnico della Spagna ha rilasciato le sue prime dichiarazioni come nuovo allenatore della nazionale spagnola a Radio Marca: “Sono un professionista normale, mi fido della riflessione delle persone, perché è più facile arrivare attraverso l’intelligenza che imponendo le cose. Mi piace creare una buona atmosfera di lavoro, dove la professionalità non è negoziabile. Il lavoro, lo sforzo e l’auto-miglioramento non sono negoziabili. Se non li hai non c’è posto nel mio progetto”.
Entusiasmo e risultati
“Dovremo generare entusiasmo per ottenere risultati, coinvolgere le persone, dare un messaggio di unità, di sostegno, far sentire la gente orgogliosa di essere spagnola. Abbiamo una grande squadra, una base molto buona e su questa costruiremo il futuro. Non faremo una rivoluzione, ma in Qatar ne avrei portati 4 o 5 diversi perché ognuno ha la sua visione. Sergio Ramos? Sceglieremo i migliori al mondo”.
Campioni potenziali
“Devo scegliere chi si trova nel momento migliore in quella situazione e in quel giorno specifico. Guarderò le prestazioni… Lo streaming di Luis Enrique non l’ho guardato, ho letto, ma non ho i social e non mi ha dato fastidio. Mi ha raggiunto, ha parlato bene di me ed è reciproca la cosa. Mondiale? Francia favorita. Noi avevamo il potenziale per essere campioni“.
