Ossessione
L’ossessione della Champions League ha lasciato ormai da tempo lo spogliatoio del PSG che nel turno precedente ha lasciato il passo al Real Madrid. L’altro club che da tempo immemore insegue la Coppa dalle Grandi Orecchie è il Manchester City di Pep Guardiola, che lo scorso anno è arrivato a tanto così, ma in finale ha sbattuto la faccia contro i cugini del Chelsea.
Provvidenza
Quest’anno i Citizens sembrano ancora tra le favorite alla vittoria finale, ma per arrivare fino in fondo la strada passa dalla doppia sfida contro l’Atlético Madrid di Simeone. Il primo round va agli inglesi che la sbloccano a venti dalla fine con l’uomo della provvidenza, Kevin De Bruyne.
Catenaccio e contropiede
Catenaccio e contropiede, come si diceva una volta. El Cholo Simeone ha affrontato così il City di Guardiola, alternando due scuole di pensiero agli antipodi e mettendo dieci giocatori dietro la linea della palla. I Citizens portano a casa un preziosissimo 1-0 che gli permetterà di andarsela a giocare al Wanda Metropolitano con un piccolo vantaggio.
Il numero 0
Il dato impressionante è lo 0 nella casella dei tiri verso la porta avversaria, infatti gli spagnoli non hanno mai osato non tirando nemmeno una volta in porta. Statistiche alla mano giocare nella bolgia di Madrid con un solo gol da recuperare è quello che forse si auspicava Simeone, che della sua difesa ad oltranza ne ha fatto un credo calcistico.