Il Drago
Quando si parla di Dejan Stankovic,ì i tifosi interisti preparano i fazzoletto, gli occhi diventano lucidi e la nostalgia prende d’assalto i sentimenti, il popolo nerazzurro sarà per sempre grato al Drago, che ha incarnato alla perfezione lo spirito del giocatore che gioca per la maglia.
Dejan Stankovic
L’ex centrocampista della squadra meneghina ha svelato una serie di aneddoti esclusivi durante il podcast del club nerazzurro, non lasciando nulla al caso. Dejan è stato una colonna portante della squadra dei Roberto Mancini e, forse senza nemmeno aspettarselo, anche nell’Inter di Mourinhiana memoria è stato una pedina fondamentale dello scacchiere tattico dello Special One portoghese.
Il momento di fare le valigie
“Con Mourinho il nostro rapporto è stato chiarissimo. I giornali mi avevano già allontanato dall’Inter, mi avevano già scaricato. E poi il 16 di luglio arrivo in Pinetina, lui mi aspettava sulle scale e mi ha detto: ‘Vieni, ti sto aspettando” e io ho subito pensato: ‘Ecco qui, è il momento di fare le valigie. Adesso me lo comunica e arrivederci’. E invece niente, mi ha parlato chiarissimo”.Mi ha detto che ero la sua scommessa e che mi voleva ai livelli della Lazio e altissimi: ‘So che sei amico di Mancio, anche io sono amico di tanti giocatori, ma nessuno dice che tra due mesi non potremo essere amici’. C’è stato un vero legame di sangue”.
Dejan Stankovic