L’impresa
Dopo l’impresa compiuta in casa del City di Pep Guardiola, Antonio Conte aveva voglia di scherzare e sui social ironizzava sul fatto che il sul Tottenham potesse essere definita o meno una squadra di contropiedisti.
La luna storta
Dopo la sconfitta patita al Turf Moor però l’umore di Antonio è cambiato di nuovo. Giocare in casa del Burnley non è mai facile, quella vecchia volpe di Sean Dyche vende carissima la pelle sempre e comunque, e infatti per gli Spurs non è stata certo una passeggiata di salute.
Traversa e guantoni
La squadra del North-London ci ha provato in ogni modo, ma i sogni di gloria si sono infranti prima sulla traversa e poi contro i guantoni del sempre attento Pope. Gli Spurs hanno prodotto tanto costruendo diverse occasioni, ma nel calcio è importante finalizzare e Dejan Kulusevski ci è andato vicino, ma il suo interno sinistro ha solo sfiorato il palo.
Senza preavviso
Quando meno te l’aspetti Ben Mee sovrasta la difesa ospite e di testa trova il palo lontano, trovando l’angolo impossibile per il portiere. La rete del Burnley è una doccia gelata da cui i ragazzi di Conte non si riprenderanno più. Il triplice fischio sancisce un’altra sconfitta che ricaccia indietro il Tottenham nella corsa al quarto posto.
Interviste di rito
A margine del novantesimo arrivano le interviste di rito e, quando tocca ad Antonio Conte l’atmosfera di scalda. Il tecnico italiano, visibilmente provato, palesa tutte le difficoltà del caso: “Nelle ultime 5 partite abbiamo perso 4 volte, questa è la realtà: nessuno si merita questa situazione, né io né il club, né i giocatori né i tifosi, ma questa è la realtà“.
L’onestà
Conte non si placa ed è un fiume in piena: “Sono troppo onesto per chiudere gli occhi e dire ‘ok, sabato c’è un’altra partita’. In questo momento è giusto valutare bene la situazione e prendere una decisione. Sono davvero frustrato e non sono abituato a vivere situazioni di questo tipo“.
Messaggi
In chiusura l’allenatore degli Spurs sembra quasi lanciare messaggi al club, autocandidandosi all’esonero: “Sto provando a fare di tutto per cambiare la situazione, ma la situazione non cambia. Voglio prendermi le mie responsabilità, sono aperto a ogni tipo di decisione perché voglio aiutare il Tottenham. Sono troppo onesto per chiudere gli occhi e continuare così, e anche continuare a prendere lo stipendio. È la prima volta che mi trovo in una situazione del genere”.